JULIUS EVOLA
“Orientamenti”
Edizioni Il Cinabro, 2008
pp. 76 – € 6,00
Da oltre mezzo secolo, perciò, questo libretto si è adattato ai cambiamenti del tempo che scorre, rimanendo estremamente attuale ed essenziale per la gioventù moderna che, catapultata nel vortice del cosiddetto “progresso”, in assenza di riferimenti superiori, è lasciata in bilico, in una sorta di perenne stato d’insicurezza. Una gioventù che, assuefatta da pseudo valori, comandata dall’animale che porta dentro, e schiava d’incontrastate passioni, si agita senza un obiettivo, e senza propositi attivi e positivi.
In quest’opera è essenzializzata, nel consueto stile schietto ed incisivo dell’Autore, tutto il progetto evoliano per un intervento rettificante nel mondo moderno ma, c’è anche dell’altro, e per coglierlo, basta saper leggere tra le righe. Il giovane a cui Julius Evola fa riferimento è quello che rifiuta ogni condizionamento, capace di uno slancio superiore, lontano da ogni compromesso, che si impegna a fondo e non agisce in base ad un piccolo egoismo o ad un basso interesse.
A causa del cedimento interiore, quando l’ordine lascia il passo al caos, nell’epoca della tecnica e delle masse, Evola esorta l’uomo nuovo – la nuova “sostanza umana” – ad interiorizzare ed applicare attraverso l’azione costante i valori spirituali della Tradizione: eroici e gerarchici.
La ricostruzione interiore su cui Evola insiste, non va confusa con una sorta di iper-intellettualismo, perché ha riferimento con la sfera dell’essere, in quanto i principi di cui quest’uomo sarà capace di realizzare in sé, non solo dovrà assumerli, secondo l’Autore ma, applicarli sul piano esistenziale e quotidiano. Sintetizzando, cioè rendendo chiaro e deciso un messaggio che deve essere immediato e rivolto alle nuove generazioni, Orientamenti mette in luce la formazione dei giovani che, senza effimeri entusiasmi e senza entrare nel personaggio – decisamente stereotipato – del “rivoluzionario”, deve anzitutto darsi una drittura, una regola, ovvero una disciplina fondata nel tener fermo una precisa, eroica, linea di condotta. Nonostante le rovine. Tra le rovine.