Dossier elettronici e Tecnoribelli – 3
Amerikan Über Alles
Spenti i riflettori mediatici su Echelon, la storia dello spionaggio angloamericano riesplode nelle ultime settimane, con il caso Datagate. La talpa è Edward Snowden, un ex impiegato della CIA, che ha lavorato come contractor alla NSA: questi ha inviato un pacchetto di file segreti al Guardian di Londra, che ne ha dato ampia divulgazione in Europa, e successivamente al Washington Post e al New York Times. (1) Emma Bonino, da sempre in prima linea per sedicenti diritti civili, quando si tratta di accogliere immigrati clandestini, di proteggere drogati e di garantire diritti ai gay, ha affermato che «non sussistono le condizioni giuridiche per accogliere la richiesta » di estradizione presentata da Snowden. (2)
Il Datagate ha provato, se mai ci fossero stati dubbi, che gli USA non hanno mai abbandonato il loro progetto di spionaggio civile e industriale, ed ora viene a galla che il democratico e liberale Obama era a conoscenza e con l’autorizzazione del Congresso, aveva dato via libera ad un’intercettazione dilagante verso qualsiasi forma di comunicazione. I suoi distinguo e le ambiguità di certe affermazioni, lasciano intendere forse un’impossibilità ad opporsi ai poteri forti che intercettano e regolano i flussi informatici mondiali, ma non ne diminuiscono la responsabilità di una silenziosa connivenza. In fondo Obama, come gli altri capi di stato e rispettivi premier, sono maggiordomi e camerieri dell’alta finanza; la maggiore importanza accordata ad alcuni è solo proporzionata al ruolo che devono recitare per spianare la strada al nascente oligopolio tecnocratico planetario.
Il servilismo dei nostri politici lo avevamo già intravisto nel 1998, al tempo di Echelon, quando Giorgio Napolitano, Ministro degli Interni, e Lamberto Dini, Presidente del Consiglio, si erano chiusi in imbarazzanti silenzi minimizzando l’importanza delle rivelazioni, mandando attraverso il loro portavoce Massimo Brutti, sottosegretario alla difesa, il messaggio che «…ci sono materie sulle quali il governo è tenuto a una necessaria, riservatezza, soprattutto quando riguardano, oltre al nostro, altri Paesi…».(3) E lo stesso Frattini, allora all’opposizione, quale capo dei servizi d’informazione, aveva asserito «Non ho mai avuto alcun atteggiamento pregiudizialmente contrario agli Stati Uniti…Non credo quindi che questo sistema sia stato messo in piedi per danneggiarci». (4) Era appena accaduta la tragedia del Cermis, quando un caccia americano, che volava molto al di sotto dei limiti consentiti, tranciò il cavo di una funivia che precipitò da circa 110 mt di altezza e le venti persone che occupavano la cabina morirono sul colpo. Ebbene, nel timore di una escalation della crisi con l’Italia, le keywords Cavalese e Cermis furono inserite nel sistema Echelon per intercettare qualsiasi comunicazione potesse danneggiare gli USA. Secondo il controspionaggio britannico, sarebbe stata solo un’operazione di routine, gestita a livello amministrativo.(5) Per dirla con Wayne Madsen, altro loquace pentito dopo vent’anni di onorata carriera alle dipendenze dei servizi americani: “Chiunque sia politicamente attivo prima o poi finisce sugli schermi radar della Nsa“.(6)Anche se ora le alleanze politiche sono mutate, nulla ci induce a pensare che ci sia stata un’inversione di rotta nell’orientamento filo americano e filo-israeliano, che rappresenta il caposaldo sul quale si fondano i governi partoriti dal golpe Mani Pulite. Ancora Madsen, conferma che almeno sei paesi della Ue, tra cui l’Italia, collaborano con gli Usa nella raccolta di dati personali in virtù di accordi internazionali di intelligence... (7)
Questi archivi di schedatura, sono tessere di un mosaico che va componendosi in vista dell’insediamento del Nuovo Ordine Mondiale, nel quale i gendarmi della Tecnocrazia saranno poliziotti esperti in cibernetica e computer i quali, sia alla consolle di giganteschi archivi elettronici, che nelle strade dotati di sofisticatissimi congegni elettronici di ricerca, scateneranno la caccia a qualsiasi obiettivo indicato loro dalla centrale operativa. Dissidenti potenziali o individui ideologicamente non graditi saranno trattati alla stessa maniera di pericolosi assassini o psicopatici violenti. Lo scopo sarà la loro indispensabile neutralizzazione.
Tra vari film ambientati in un futuro prossimo, governato da governi totalitari, vogliamo segnalarne due per le tematiche contigue al tema della nostra esposizione. Il primo, Equilibrium, (8) ambientato in una società controllata attraverso la distribuzione obbligatoria di una droga di stato, il librium, per sopprimere qualsiasi emozione. La sua mancata assunzione e il conseguente manifestarsi reato di emozione veniva punito con la pena di morte. Nel secondo, Minority Report, (9) la sicurezza della società era fondata sulla prevenzione dei delitti, introducendo il reato di precrimine; basandosi su premonizioni di individui con poteri extrasensoriali, la polizia interveniva per punire l’intenzione di compiere il crimine. Siamo comunque del parere che questi filoni utopistici con aspirazioni sociali, pur partendo da una denuncia contro i regimi liberticidi, al di là di un finale banalmente ottimistico, finiscano con il favorire il diffondersi di una impotente accettazione del controllo sociale e concorrono a trasformare il libero cittadino in un tecno-schiavo rassegnato.
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1) Edward Snowden non è un esodato né è stato scaricato dai servizi segreti, dunque il suo gesto non è un atto di vendetta o rappresaglia verso le istituzioni. Snowden era fino ad un mese fa uno stimato e ben pagato ricercatore felicemente sposato. I motivi del suo gesto li esprime in poche parole, quando afferma di aver voluto «proteggere le libertà fondamentali della gente di tutto il mondo», pur sapendo che la sua iniziativa lo avrebbe allontanato dalla famiglia e costretto a vivere da fuggitivo. Ora è in cerca disperata di asilo presso uno Stato che non lo voglia giudicare, o peggio, consegnare all’amministrazione USA.
2) News Republic, quotidiano online 06/07/2013.
3) Il Mondo, 27/03/1998.
4) Claudio Gatti, – Licenza di Spiare – Il Mondo, 20/03/1998.
5) Ibid.
6) Madsen dichiara le prove che negli anni ‘90 il colosso americano delle comunicazioni AT&T avrebbe soffiato in extremis alla giapponese Nec un contratto in Indonesia. http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori/didonato/index.htm
7) La notizia, pubblicata il 30 giugno 2013 online dal quotidiano londinese The Guardian, è stata successivamente rimossa dal sito. Tratto da http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/wayne-madsen-chi-e-complotti-rivelazioni-11-settembre-datagate-1608324/. 1 luglio 2013
8) Regia di Kurt Wimmer, 2002.
9) Regia di Steven Spielberg, 2002.