TECNOCRAZIA
UNA RICCHEZZA VIRTUALE
Scomparsi quindi gli “ingombranti e scomodi” fasci di banconote che gonfiavano i nostri portafogli, il denaro non è più un bene concreto, ma si è trasformato in un flusso di energia memorizzata nei chip della nostra carta magnetica. Adesso, ironia della sorte, il nostro borsellino elettronico ci fa percepire il nostro risparmio giusto nel momento in cui si sposta verso un altro conto. È l’affermazione del TEF (trasferimento elettronico di fondi).Dunque una proprietà virtuale che non vediamo, ma esiste nelle memorie dei server delle banche; un bene che può essere istantaneamente congelato, dal mancato riconoscimento della stessa carta. «In questo modo il colpevole, economicamente parlando, perderebbe la propria identità».(1) in Italia, il tentativo di spingere all’estremo questa aberrazione tecnologica, mediante il ritiro di tutto il contante circolante, è già in atto con il decreto 201, introdotto nel 2012 durante il governo Monti.(2) Fintantoché è sussistita la duplice possibilità di pagamento – tradizionale ed elettronico – non correvamo grossi pericoli, perché veniva mantenuto un margine di libertà e di privacy. Assume invece contorni inquietanti l’affermazione globale del sistema, vale a dire l’instaurarsi della Cashless Society. «Alcuni pensano che tali vantaggi sono desiderabili, ma se il sistema divenisse mondiale (e tale è nell’intenzione dei banchieri) potrebbe anche darsi il caso che se l’autorità preposta all’emissione delle carte dovesse rifiutarla a qualcuno per una qualsiasi ragione, ciò equivarrebbe a condannare sic et simpliciter quest’uomo a morte sicura.»(3)
standardizzazione planetaria
Uno dei metodi più efficaci per favorire la Cashless Society è stata la standardizzazione dei sistemi. Un esempio è stato il posizionamento della banda magnetica di una carta di credito; «la collocazione più accettabile è divenuta lo standard internazionale dall’ISO»(4). Ma cosa è l’ISO e che ruolo ha nel mercato delle Carte di Credito? E per quale motivo dovrebbe garantire la standardizzazione? Una nota rivista americana (5), rendeva noto alcuni decenni addietro: «ISO = Organizzazione per la standardizzazione, cerca di eliminare frontiere, monete, generi di vita che si oppongono al livellamento, servendosi di quello strumento silenzioso che si chiama standardizzazione. L’IBM appoggia l’ISO attivamente; la FAO ne propaganda i sistemi. Ben 72 organizzazioni nazionali per la standardizzazione forniscono i quadri organizzativi (dell’ISO, ndr) per un totale di circa 100.000 persone; scaglionate in comitati che raggruppano fino a 40 individui. Tutti i giorni lavorativi dell’anno, una media di 8 comitati tecnici… si riuniscono in qualche località del mondo allo scopo di concordare standard comuni per le cose più disparate...». Sentiamo come questa sia solo la punta dell’iceberg, che comunque proietta una sinistra ombra, sul sostegno che il colosso informatico e la maggiore fondazione umanitaria, forniscono ad un’Organizzazione che nasce per distruggere, silenziosamente, le differenze culturali dell’umanità, e favorire il melting pot. L’Alta Finanza Internazionale, espressione tangibile della nuova casta di tecnocrati, per ottenere il controllo planetario deve uniformare ai suoi principi perentori la popolazione mondiale. Il risultato dovrebbe essere un gregge omogeneizzato e docilmente sottomesso.
MONOPOLIO DELL’INFORMAZIONE
La Cashless Society, difatti, non è l’obiettivo finale dell’Alta Finanza, ma una «...tendenza settoriale che conferma il processo più generale di evoluzione verso la Paperless Society.(6)» Assieme alla moneta la stessa carta stampata inizia a subire contrazioni; dalla comparsa dell’illeggibile Televideo con le sue scarne notizie, all’informazione online, globale e istantanea, che ha spodestato l’informazione cartacea. La gente legge sempre di meno e le notizie dissonanti, diffuse via internet, sono più controllabili dal sistema oscurando siti poco graditi o perseguendoli come illegali, magari con il pretesto che fomentino il razzismo o l’odio per i gay. Al di sopra dell’informazione “pubblica”, propinata alle masse beote, si inserisce una fascia riservata di comunicati, accessibile soltanto ad un Gruppo Chiuso di Utenti ( CUG ). Esistono dunque «utenti appartenenti a un CUG, individuabili attraverso un codice di identificazione particolare..» Con questo metodo «le informazioni private vengono confinate in zone di memoria “vigilate”, per accedervi è necessario fornire all’elaboratore un codice d’accesso…La password può essere associata a un gruppo di pagine, a una singola pagina o anche a un singolo dato. In alcuni casi l’elaboratore può funzionare per eccezione, cioè non richiede esplicitamente la password ma, se non gli viene fornita spontaneamente dall’utente, nel presentare le informazioni richieste sopprime quelle protette. In questo modo l’utente non autorizzato ha solo una visione parziale dei dati; questi gli verranno presentati in modo che l’assenza dei dati omessi non appaia evidente…».(7) Le oligarchie intellettuali che possiedono il monopolio delle reti televisive, selezionano particolari élite alle quali è consentito l’accesso illimitato alle reti globali, e finiscono con l’imporsi sopra masse di sottoacculturati. «Riservato alla Casta dei Tecnocrati l’accesso all’istruzione superiore, il sapere delle masse sarà diminuito al livello minimo compatibile col richiesto rendimento di lavoro… Realizzata la Sinarchia Universale, i Tecnocrati saranno gli officianti del Megacervello e di tutti i Terminali, secondo i fini del Grande Parassita».(8)
PAPERLESS SOCIETY E CONTROLLO TELEMATICO
Affinché la nostra posizione, sull’escalation inarrestabile della telematica, non sembri troppo catastrofista, seguiamo le dichiarazioni convergenti, espresse da due sociologi anglosassoni già un trentennio addietro.Secondo A. Hyman «Quando l’impiego del denaro elettronico si sarà generalizzato, verranno registrati anche i particolari della vita dei singoli individui, in misura persino maggiore di quella di chi è attualmente sottoposto a stretta sorveglianza da parte delle autorità di sicurezza».(9) Molto più inquietante il rapporto di P. Hewitt, sugli aspetti attuali dell’informatica. «.. Per quanto riguarda i dati personali – ella ci informa – si suggerisce di raccogliere le seguenti informazioni : codice geografico (cioè indirizzo), data di nascita seguita da un numero di identificazione (per poter poi trattare varie informazioni relative allo stesso individuo) stato civile, rapporto e posizione all’interno della famiglia, situazione elettorale, credito, proprietà di autovetture, condizione socioeconomica, nazionalità, luogo di nascita, studi compiuti, test attitudinali e risultati compresi studi universitari, impiego del tempo libero… Poi : occupazione, orario di lavoro e reddito; cartella sanitaria e psichiatrica ed eventuale handicap, reati minorili, particolari dell’abitazione...».(10) Non dimentichiamo che negli anni ’80, escludendo alcune segnalazioni sui pericoli insiti nella telematica, che provenivano da pubblicazioni quali Heliodromos o L’Uomo Libero, e giornalisti indipendenti quali Maurizio Blondet e Massimo Fini, queste informazioni erano comprese solo dagli addetti ai lavori. Possiamo quindi ipotizzare come i due testi citati, facessero parte di un programma pilota per sensibilizzare la società, ad adattarsi al controllo globale. La Paperless Society sarà l’habitat ideale per favorire il rafforzamento al potere delle oligarchie finanziarie dotate di micidiali strumenti di controllo globali. Sarà indifferente vivere in una metropoli o in aperta campagna; perché i sistemi telematici con i quali dovremo dialogare per sopravvivere, ci terranno costantemente sotto sorveglianza; ogniqualvolta useremo le nostre meraviglie tecnologiche, i guardiani della Rete individueranno le nostre azioni, la nostra posizione e proveranno a carpire i nostri pensieri.
1) Ronald Schiller, pag. 46, Selezione dal Reader’s Digest – Gennaio 1977.
2) Slitta al 2014 l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici, BusinessVox 13 settembre 2012.
3) Derek Holland – Heliodromos n. 21 1984 – Un segno dei tempi (elettronica, finanza e controllo sociale).
4) Robert McIvor, Le Scienze n. 209 Gennaio 1986, pag. 83.
5) Arturo F. Gonzales, Selezione dal Reader’s Digest, febbraio 1974.
6) M.Missikoff – La Telematica, tecnologie, applicazioni e riflessi sociali, Ed. NIS 1974, pag 130.
7) Michele Missikoff – LA TELEMATICA, ecc., pag 104.
8) Alfredo Bonatesta – La Sinarchia Universale, progetto di un Nuovo Ordine Mondiale, pag. 62, Ed. Il Cinabro, Catania 1986.
9) Anthony Hyman, L’Avvento del Chip, Ed. Sugarco, Milano 1982, pagg.105-106; che, facendosi portavoce di un’opinione della popolazione, precisa come «…La gente ha la sensazione che il controllo ce l’abbiano “loro” e che non ci sia modo di sapere che cosa “loro” stanno facendo» (Ibid,. pagg. 108-109).
10) Patricia Hewitt, “Privacy, The Information Gatherers”, NCCL 1977.