Il mondo spirituale, invisibile, non è in qualche luogo lontano, ma ci circonda; e noi siamo come nel fondo dell’oceano, siamo sommersi nell’oceano di luce, eppure per la scarsa abitudine, per l’immaturità dell’occhio spirituale non notiamo questo regno di luce, nemmeno ne sospettiamo la presenza, e soltanto con il cuore indistintamente percepiamo il carattere generale delle correnti spirituali che si muovono attorno a noi. Quando il Cristo sanò il cieco dalla nascita, questi dapprima vide la gente intorno come alberi: tale è il primo delinearsi delle cose celesti. Ma noi non vediamo gli angeli trascorrenti come alberi e nemmeno come ombre di ali lontane interposte fra noi e il sole, anche se i più sensitivi talvolta colgono i battiti possenti di ali angeliche; questi battiti si percepiscono appena, come il più delicato dei soffi.
Pavel Florenskij