Spesso accade che le idiozie del politicamente corretto, sciorinate senza vergogna dai suoi banditori, mostrino un risvolto dove si unisce perfidia a inettitudine; confermandoci nell’idea che tutto ciò che proviene dal basso, dal plebeo, dal rozzo e grossolano ha, in un modo o nell’altro, a che fare col satanico. Ne è prossimo, se non conseguenziale.
In ultimo si è sentita – ma siamo certi che non sarà l’ultima! – la commissaria europea per la pesca Maria Damanaki, attaccare il personaggio letterario creato da Andrea Camilleri, Salvo Montalbano, a causa delle sue abitudini alimentari: «Il commissario ama il novellame di pesce». Tempo fa, un altro “libero pensatore” aveva espresso tutto il suo dissenso sulla cattiva abitudine di altri due personaggi, stavolta del fumetto, come Tex Willer e Kit Carson, i quali, nei loro bivacchi notturni o nei loro momenti di relax postprandiali, si abbandonavano al vizio del fumo, dando il cattivo esempio ai loro affezionati lettori e stimolando in essi un insano spirito d’emulazione. Per finire con l’altra malevola e interessata uscita contro il Dante antisemita, che un po’ di rumore ha fatto qualche giorno fa.
Non osiamo nemmeno pensare a cosa potrebbe succedere oggi al povero Edoardo Vianello, se solo osasse proporre di questi tempi la sua canzone sul continente nero dove «ci sta un popolo di negri che ha inventato tanti balli»!
Ma, se da un lato confortano lo stupore ed il fastidio con cui sono state generalmente accolte simili incontrollate flatulenze, dall’altra preoccupa la tendenza generale a minimizzare e sottovalutare le possibili conseguenze, in prospettiva futura, di questi “sassi lanciati nello stagno”. Il fatto è che nessuno sembra percepire la perfidia e la malvagità di cui simili campagne possono essere portatrici, fungendo da pioniere ed apripista per successivi e più mirati attacchi, in cui assestare ulteriori colpi alla ragione, alla bellezza, alla poesia ed al buon senso comune.