Predicare e razzolare
In un recente numero del magazine del Corriere della Sera “7”, Lilli Gruber, sollecitata da un lettore che gli chiedeva un commento sulla legge approvata dal parlamento polacco che prevede fino a tre anni di carcere per chi parla di campi di sterminio polacchi, col divieto di attribuire ogni responsabilità del Paese nello sterminio degli ebrei (legge pensata, come si sa, per evitare che il popolo polacco sia costretto a pagare da qui all’eternità gli “alimenti” a tutti i discendenti futuri degli ospiti di quei campi), rispondeva che «prescrivere per diktat governativi una verità storica è un pessimo servizio alla democrazia. Quando si analizza la storia contemporanea i fatti dovrebbero sempre essere esaminati con grande rigore scientifico. (…) Proibire per legge di discutere apertamente questi aspetti del recente passato polacco, è una pericolosa manipolazione delle emozioni pubbliche».
Questa risposta, per certi aspetti sorprendente e non priva di un macabro senso dell’umorismo (considerato il trattamento riservato a quanti hanno provato a studiare da un punto di vista alternativo e non secondo i canoni ufficiali la storia recente!), ci conferma in un colpo solo alcuni fatti ben noti, a cominciare dal ruolo assegnato alla signora Gruber da “coloro” che gli pagano il chirurgo plastico (per il corpo e per la coscienza!), invitandola agli esclusivi incontri del Gruppo Bilderberg (insieme, del resto, ai vari Maurizio Molinari e Beppe Severgnini). In questa risposta ci viene inoltre confermato che in democrazia non si possono proibire per legge le verità storiche e la ricerca scientifica rigorosa dei fatti… salvo le verità storiche e i fatti che gli stessi “legislatori universali” hanno stabilito essere (per legge!) indiscutibili e indubitabili. Ma la confessione più clamorosa, un vero e proprio lapsus freudiano, consiste in quel riferimento alla «pericolosa manipolazione delle emozioni pubbliche», di cui evidentemente la signora ha cognizione, ricorrendovi in continuazione insieme alla “compagnia di giro” che riunisce ogni sera nel suo salotto televisivo.