Tumori contro armonia
Il principio di analogia, che giustifica e fonda la proposizione ermetica «ciò che è in basso è come ciò che è in alto», e regge ogni proporzione e armonia, ci permette di conoscere quanto si manifesta secondo la Norma Divina, distinguendolo da ciò che se ne allontana e ne viola e deforma le regole. La natura è un prezioso catalogo in cui si ritrovano continui esempi che ripetono, in indefinite varianti, il medesimo schema della centralità dell’Essere, attorno al quale si raggruppano i singoli elementi, che in quella centralità trovano il loro senso e significato. Dal sistema solare alla cellula, dal singolo membro di una specie all’organizzazione sociale più complessa, dall’uomo nel suo pieno equilibrio e padronanza di sé alla costituzione dei singoli Stati, per giungere alla loro composizione ordinata nell’Impero; dal nucleo base della famiglia alle Gerarchie Celesti, è un moltiplicarsi di prove dell’immutabilità delle Leggi che regolano il nostro mondo.
L’armonia dei mondi e degli stati di manifestazione è dunque riscontrabile nell’infinitamente grande, così come nell’infinitamente piccolo, confermando l’inconfondibile presenza divina in ogni cosa. Secondo Aristotele è armonia la virtù, è armonia la salute, è armonia il bene, è armonia Dio stesso. Se ne deve di conseguenza dedurre che là dove è assente l’armonia e l’organicità ci si trova alla presenza dell’illusoria negazione di Dio, e di fronte alle esibizioni della sua scimmia per antonomasia: Satana.
Appare allora chiaro sotto quale influenza si viene a trovare un mondo come il nostro in cui gli organismi sono devastati dalle proliferazioni tumorali: nelle cellule, negli organismi più semplici come in quelli più complessi, negli individui e nella società, nelle famiglie e nelle nazioni. E l’attacco portato alla famiglia tradizionale, organica e aderente ai principi divini prima esposti, contrapponendogli una parodia di famiglia in cui ogni simmetria e ogni proporzione vengono azzerate, introducendo la somma cancerogena di “cellule” identiche, moltiplicate in ripugnanti e deformanti gonfiori, rappresenta l’ultima tappa di un processo che viene da lontano e conduce all’inevitabile distruzione e azzeramento della razza umana.