Lo specchio deformante
C’è capitato di recente di sentire per radio la direttrice del Manifesto (quello che, sfidando il senso del ridicolo, continua a sottotitolarsi “quotidiano comunista”!) Norma Rangeri la quale, commentando la notizia che in Francia sta per essere avviato un rivoluzionario programma governativo riguardante le scuole dell’infanzia – che prevede l’omologazione forzata del sesso dei bambini, facendo giocare i maschietti con bambole e trucchi, e le femminucce con pistole giocattolo, soldatini e macchinine, partendo dal principio che la differenziazione dei caratteri sessuali sia dovuto al clima culturale e alle influenze ambientali in cui ognuno cresce –, definiva questo provvedimento “sacrosanto”.
L’attacco concentrico alle differenziazioni naturali condotto sul fronte politico, giuridico e culturale, diventa come si vede ogni giorno più virulento ed ossessivo, grazie al “volenteroso” contributo di intellettuali e governanti, impegnati a portare la così detta opinione pubblica sulla retta via! Quello che fino a ieri era il comune sentire delle persone normali ed equilibrate, viene presentato come un male da curare, con tutti i mezzi disponibili. Sono state in questo modo definitivamente fatte sparire le pur minime posizioni culturali, filosofiche e religiose che, per quanto superficiali ed effimere, permettevano fino a ieri di parlare di destra e di sinistra, fascisti e comunisti, progressisti e conservatori; mentre oggi si è di fronte solo ed esclusivamente ad una poltiglia informe, costituita da uomini moderni di destra e uomini moderni di sinistra, uomini moderni fascisti e uomini moderni comunisti, uomini moderni religiosi (modernamente religiosi!) e uomini moderni atei e miscredenti. Dove il punto fermo è costituito solo da quell’essere uomini moderni, cioè uomini dei tempi ultimi, il cui carattere e le cui opinioni sono determinati da quella sorta di specchio deformante – simile a quelli che si trovano nei luna park, dove viene riflessa un’immagine esageratamente ingrossata o esageratamente filiforme – costituito dal clima generale e dalla vulgata del politicamente corretto.
Considerato comunque che lo specchio ha la caratteristica di riflettere l’immagine invertita delle cose, non dovrebbe essere difficile individuare l’origine reale di tutti questi processi, essendo l’inversione un marchio ben preciso che riconduce direttamente ad una Entità la quale svolge da sempre una funzione antiumana. Altro che il «sacrosanto» invocato dalla signora Norma Rangeri! Qui di sacro non v’è traccia, né tanto meno di santo.
E un’ulteriore conferma di questa origine malefica di simili provvedimenti ci viene data dalla gradualità e dall’assunzione per piccole dose, com’è giusto che sia per ogni veleno, con cui questi vengono introdotti. Sembra quasi che i centri di potere vogliano prima sondare il terreno con “progetti pilota”, che passano quasi inosservati, per poi intervenire massicciamente e ad ampio raggio. Quasi preoccupati di possibili reazioni da parte di qualcuno che, ancora non del tutto omologato, potrebbe reagire scagliando pietre per infrangere lo specchio deformante e, di conseguenza, spaccando le teste di chi quello specchio ha contribuito a confezionare. Ma oggi, chi è ancora disposto e in grado di lanciare pietre?