e li ritrovi nel luogo più nascosto
del suo cuore. Non sprechi lacrime
e tempo per le altrui sepolture
che altri piangeranno
più del dovuto.
Pettegolezzo frivolo non pietà
dietro il richiamo falso di un nome
inciso sulla vicina lapide
dove più ricchi lumi
brillano e sboccia
più colorato fiore.
Ricordi ognuno i suoi morti
e non trascuri chi è prossimo
al suo cuore altrui padri cercando
da onorare
cadendo nella trappola
che vuole più degni
e nobili i dolori che le nostre
case non sfiorano accecate
da assenze ben più gravi.
Ricordi ognuno i suoi morti
e porti un fiore sul Piazzale
dove a testa in giù
penzolò per mano della matta
bestialità l’Uomo
del destino.
Versi una lacrima la gente
nostra ancora sotto la Cancelleria
ove si spense la libertà e il futuro d’Europa
lasciando lo sguarnito campo
a scorrerie ipocrite di cavallette
dalle pretese ignobili.
Risarcimento nostro
onore e fedeltà
non squallidi bonifichi bancari
né cifre gonfiate per tirare
sul prezzo e sul bottino.
Invano i nostri morti sarebbero vissuti
se indegni risultassimo
della consegna eterna dell’esempio
tracciato
col sangue degli eroi.
E morti più di loro
saremmo noi senza provare
a cogliere ogni opportunità
ogni occasione per ricacciare
in gola menzogne e falsità
a eredi di assassini e figli
di “generose” madri.