Viaggio al termine della Sanità
La genesi e la distruzione del servizio sanitario nazionale (IX)
Medici in trincea
La deriva dovuta a mancanza di unità, ha facilitato nell’ultimo decennio una vera e propria offensiva legale ad opera di avvocati senza scrupoli, pronti ad istigare la popolazione ad ottenere allettanti risarcimenti per presunti torti subiti, essendo sufficiente una loro richiesta di chiarimenti, per dare avvio a un procedimento giudiziario al singolo medico. Spesso, in questi casi, anche gli Uffici Legali dell’Azienda si sono costituiti parte civile e intimato al presunto colpevole una relazione dell’accaduto, che motivasse le procedure attuate.
In pratica, è accaduto di vedersi recapitato un avviso di garanzia, solo per aver aiutato un collega in manovre salvavita, o dopo aver redatto una consulenza di pochi minuti, per un caso clinico purtroppo esitato in un decesso. Questa pressione giudiziaria, ha indotto tanti colleghi ad applicare una medicina difensiva, per proteggere il proprio operato; tendenza che purtroppo allontana da una diagnosi precoce, poiché si sprecano tempo e risorse in una miriade di accertamenti, non tutti correlati ai sintomi, ma mirati ad evitare future accuse di omissioni cliniche. Neanche in questa pandemia si è visto un cambio di rotta e l’atteggiamento dei PM (1), rimane invariato.
Posti soppressi e malcostume italico
Nel 2019, le carenze degli organici e il ridotto livello ospedaliero, erano evidenti da nord a sud, se si considera che Piemonte (2), assieme a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, ossia il meglio della sanità italiana, operavano oltre i limiti delle proprie risorse. L’imponente riduzione compiuta, ha fatto risparmiare allo Stato svariati miliardi di euro, perché si è passati dai 530.000 posti letto del 1981(di cui 68mila dedicati all’area psichiatrica e manicomiale) ai 365.000 del 1992, dai 245.000 del 2010 fino ai 191mila del 2017, ultimo dato disponibile. In sostanza, in quarant’anni si sono persi più di 300.000 posti letto. (3)
E in termini di assistenza? Pronto Soccorso congestionati, da un’enorme affluenza gestita da un personale insufficiente, costretto a dirottare pazienti in altri ospedali, per indisponibilità posti di ricovero. Saturate anche le chirurgie, obbligate a ricoveri impropri di medicina e geriatria, con sovraccarico di lavoro, cattiva gestione dei malati, riduzione degli interventi chirurgici e disservizio generale. Nonostante le criticità, si è persistito nella riduzione dei posti letto fino al 2019.
Alle condizioni sopradette, si aggiunga la piaga del favoritismo, più accentuata nel meridione, dove la Medicina del Lavoro, avvalorando certificazioni di dubbia regolarità, ha dirottato medici e infermieri, in età produttiva, verso ambulatori e uffici, incurante di sottrarre risorse ai reparti. Nelle piante organiche regionali, questi privilegiati fuori corsia, sono calcolati come personale in servizio attivo, perché la qualifica nel ruolino non viene modificata, quindi il loro spostamento non prevede sostituzioni, né nuove assunzioni, perché si uscirebbe dalla copertura finanziaria.
Quando ascoltiamo, nostro malgrado, a qualsiasi italica latitudine, giudizi di malasanità, incompetenze, pressapochismo, o altre cialtronerie rivolte verso il personale di un ospedale pubblico, siamo assaliti da un senso di frustrazione, per dover tacere che paghiamo le colpe delle nostre Dirigenze, anche quanti abbiamo cercato di operare con correttezza e professionalità.
Disservizi, marasma, superficialità e corruzione; questa la Sanità all’alba della pandemia.
La fine di un mondo – 1. La pandemia alle porte
Il 1° gennaio 2020, mentre festeggiavamo ignari il nostro “ultimo” capodanno normale, si preparava un mutamento epocale. Nessuno avrebbe mai immaginato di veder sconvolta la propria esistenza a causa di un particolare coronavirus,(4) tuttora non isolato, ad alta infettività, ma di scarsa virulenza; la fine del mondo è iniziata da Wuhan, pianificata o meno non lo sapremo mai.
In Italia, le incompetenze di una classe dirigente, incapace di dare una risposta adeguata e rapida, si sono incontrate con il buonismo della sinistra, preoccupata, più che di approntare un piano generale d’intervento, di non creare un incidente diplomatico chiudendo i voli con quella Cina, che nello stesso periodo blindava 60 milioni di abitanti nella provincia di Hubei. E non dimentichiamo l’allora Presidente del Consiglio, che in merito alla chiusura delle frontiere, parlò di misure impossibili da attuare, bollando di xenofobia coloro che li invocavano a gran voce.
La fine di un mondo – 2. Informazione spontaneamente unanime
Dal DPCM dell’8 marzo 2020 qualsiasi tg nazionale e regionale, pubblico e privato apre i comunicati con i numeri del contagio e dei decessi da covid, trascurando che la media nazionale annua complessiva si aggira attorno ai 600.000 decessi (5). Nel frattempo, centinaia di migliaia di pazienti stanno in panchina, portatori di gravi patologie da cui sono affetti, come se le cure di cui necessitano, avessero il tempo di aspettare tranquillamente il proprio turno, dopo il covid-19, senza provocare sofferenze e mortalità.
Si assiste ad una pandemica irruzione di catastrofismi teleguidati che puntano sull’aspetto emotivo, per incutere paura e smarrimento, che annullano ogni riflessione, oltre a non permettere una comprensione corretta della pandemia. (6) Il continuo ribadire dei giornalisti e conduttori, ben remunerati, parole di condanna verso quella fascia di popolazione che non si è arresa all’asocialità e alla solitudine, diffonde un clima di ostilità sociale, che porta a identificare il nemico, nel proprio vicino in coda al supermercato, sospetta fonte di contagio e favorisce la delazione contro quanti, incontrandosi, si intrattengono in una normale conversazione.
È un percorso tracciato dalle centrali dell’informazione globale, che hanno: 1- aggredito in maniera sproporzionata, a reti unificate, qualsiasi personaggio pubblico, abbia espresso un legittimo dubbio. 2- fatto terra bruciata intorno a insigni studiosi e ricercatori di fama mondiale (7) accusati di confutare i sistemi messi in atto.
Anche i capi di Stato, da un continente all’altro, dopo alcune resistenze iniziali, si sono uniformati (8) alle direttive dell’OMS, applicando le medesime scelte sociali (mascherine, distanziamento e lockdown,) e terapeutiche (i vaccini), al di là delle diversità politiche e culturali; una risposta globale, così spontanea non si era mai verificata a memoria d’uomo.
La fine di un mondo – 3. AAA, Cercasi Terapia
È mancato un tassello di cui ormai pochi sembrano rendersi conto: la terapia. I tutori della nostra salute, insistono sulla tachipirina, la cui azione è puramente antipiretica e analgesica, non antiinfiammatoria. Noi dobbiamo invece ringraziare quelle migliaia di medici onesti e responsabili, che, di fronte a chi ha contratto il covid in maniera sintomatica, hanno mantenuto fede alla propria scelta, continuando a prescrivere trattamenti, tra i quali sono frequenti l’uso di: Antiinfiammatori, come (Aspirina, ketoprofene, nimesulide, etc.) un Antibiotico (Azitromicina), un’Eparina (enoxaparina e nadroparina, etc.) come anticoagulante, Cortisone (metilprednisolone, o desametasone) al manifestarsi delle iniziali difficoltà respiratorie e nei casi più resistenti aggiunta di idrossiclorochina.(9) Queste terapie, assunte ai primi sintomi, e in assenza di comorbilità, ottengono una rapida risposta che riduce drasticamente la necessità di ospedalizzazione. Con ciò non intendiamo negare la possibilità di un peggioramento o della mortalità, improvvisa in tali casi, di un sintomatico, ma evidenziare, in quanto medici, la necessità di una strategia terapeutica che contrasti il virus e faciliti la guarigione.
La fine di un mondo – 4. Oggi Lockdown … domani TSO?
I notiziari ci indicano i covid-positivi, ma omettono come siano in maggioranza asintomatici (10), che le autorità persistono a considerare contagiosi, dunque soggetti alla quarantena. Il Report ISS Istat, sull’incremento dei casi nel 2020, delimita invece le fasce più colpite (11). Oggi le varianti-covid -mutazioni virali prevedibili- incutono nuovi timori e dubbi sull’efficacia della campagna vaccinale in corso; ma già si discute di un richiamo, con una terza dose supplementare.
E dopo mesi di anatemi lanciati dai virologi, ecco farsi avanti i CTS (Comitati Tecnico Scientifici), longa manus del Ministero della Salute, che millantando competenze sanitarie, si ergono a soloni, emanano provvedimenti di ordine pubblico e bypassano un Parlamento ormai di facciata.
Il personale ospedaliero, parte più coinvolta in questa catastrofe, non ha scelta se non l’obbedienza alle direttive ministeriali, senza farsi domande, divenendo, di fatto, partecipe di una sanità distorta e repressiva, che minaccia anziché proteggere, spaventa anziché rassicurare.
Sembra che la Sanità stia sostituendo il diritto alla salute, con l’obbligo al trattamento sanitario. Anteponendo l’interesse della collettività innanzi al diritto della libertà di scelta, non è poi così utopistico ipotizzare in futuro, una sorta di TSO educativo, per quanti si rifiuteranno di sottoporsi alle terapie predisposte dai governi, o un confino domiciliare per chi non ottiene sul passaporto sanitario il visto di libera circolazione.
Epilogo
La guarigione non avverrà con i rimedi temporanei e discutibili, che con accanimento ci vengono proposti e neanche dalla segregazione forzata, che provoca aumento di squilibri psichici, accentua la fragilità dell’uomo moderno, e ne indebolisce il sistema immunitario. Forse la Sanità che tanti medici abbiamo sognata e vissuta, successivamente svenduta da direttive politiche malsane e lasciata in balia delle ingerenze delle multinazionali del farmaco, è davvero destinata alla fine, come la trama di un film che per quanto sia avvincente, giunge al suo epilogo.
Ci piace condividere il pensiero di un medico che, partito dal comune approccio scientifico, ha maturato, nell’incontro con le malattie, una ricerca profonda sulle loro cause e sul potenziamento della salute, che scaturisce dall’armonia tra corpo, anima, spirito. «Ogni vera e profonda guarigione deve coinvolgere tutte le dimensioni dell’essere umano (biologica, psicologica e sociale), e richiede il coraggio della verità e del cambiamento. La via della guarigione è una via che porta all’interno di ciascuno di noi e che porta alla conoscenza di sé, alla conoscenza dei propri limiti e delle proprie potenzialità.» (12)
Quando iniziammo questi appunti, ci riproponevamo di fornire un piccolo contributo fondato su una personale e limitata esperienza, vissuta con passione e impegno, segnalando pregi e difetti, potenzialità e delusioni, di una Sanità iniziata con grandi speranze. Senza preventivarlo ci siamo fatti prendere la mano e abbiamo prolungato i nostri interventi, in una serie di tematiche a nostro avviso importanti, relegandole negli spazi ridotti di articoli, che non esauriscono minimamente le problematiche della Sanità, ma segnano una traccia che magari altri potranno approfondire.
Ci scusiamo per aver inserito a volte dati tecnici necessari, che hanno appesantito la lettura, e ringraziamo sentitamente quanti ci hanno incoraggiato, seguito e consigliato, nel nostro viaggio giunto al termine.
P. S. A coloro che intraprendono la professione medica, desideriamo inviare un frammento del Giuramento di Ippocrate: «In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario…».
(9 – fine)
1 – C’è anche l’amministratore delegato di AstraZeneca, Lorenzo Wittum, tra le quattro persone che la procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati, nell’inchiesta sulla morte di un sottufficiale della Marina, Stefano Paternò, una quindicina di ore dopo aver avuta iniettata la prima dose del vaccino anti-Covid. Indagati sono anche un medico e un infermiere dell’ospedale militare di Augusta dove lunedì scorso è avvenuta l’inoculazione, e un medico del 118 intervenuto la notte successiva in casa del militare, a Misterbianco, alle porte di Catania, e che ha tentato di rianimare l’uomo, morto per «arresto cardiaco».». La Stampa, 12/03/2021, Fabio Albanese.
2 – Nella sanità piemontese la perdita di medici, ospedali e posti letto parte dal 2000. … nel 2005 se ne contavano 3497, scesi a 3178 nel 2011 dopo la stretta del governatore Cota, deciso a ripianare un debito di tre miliardi. Dal 2000 al 2017, ultimi dati ufficiali disponibili, si registrano 583 medici di famiglia in meno. … i posti letto in ospedale, dal 2000 sono scesi di quasi il 30%, con la perdita di 5680 unità. (Dislivelli – Medicina territoriale: il futuro post-covid. 29 aprile 2020 – Claudia Apostolo intervista Ferruccio Fazio, medico in pensione.)
3 – Centro Studi Nebo “Rapporto Sanità 2018- 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale”.
4 – I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (Middle East respiratory syndrome) e la SARS (Severe acute respiratory syndrome). FONTE: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/cosa-sono
5 –600.000 decessi annui per tutte le patologie, fanno una media giornaliera di circa 1650 morti.
Sotto, Tavola ISTAT decessi annui, pubblicata, febbraio 2021
Decessi gennaio-novembre per ripartizione – Anni 2015-2020 |
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Ripartizione | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 |
Nord | 279.943 | 264.549 | 277.059 | 275.813 | 276.170 | 336.800 |
Centro | 123.304 | 115.725 | 123.236 | 117.311 | 119.519 | 127.262 |
Mezzogiorno | 197.361 | 184.985 | 198.803 | 189.875 | 193.782 | 204.391 |
ITALIA | 600.608 | 565.259 | 599.098 | 582.999 | 589.471 | 668.453 |
6 – Se sono intuibili le difficoltà nel diffondere informazioni sugli aspetti medico-clinici (schede di dimissione ospedaliera, schede di morte e così via) non è altrettanto comprensibile perché la diffusione di dati di struttura e attività del SSN sia realizzata secondo modalità sostanzialmente inutili per le finalità di studio e ricerca di quanti vogliono contribuire alla conoscenza e al monitoraggio della sanità italiana. –Il Sole24, 2 gennaio 2021, Natalia Buzzi.
7 – Giorgio Palù, Mariano Amici, Massimo Citro, Domenico Mastrangelo, Stefano Scoglio, Giulio Tarro, Barbara Balanzoni, Silvana De Mari, Francesco Oliviero, Antonio Miclavez, Salvatore Rainò, Roberto Petrella, Loretta Bolgan, Franco Trinca, Fabio Franchi, Pasquale Mario Bacco, Stefano Montanari, Dario Miedico, Roberto Gava. Fonte : Sapete che cos’è la Great Barrington Declaration? Sabato 13 febbraio 2021.
8 – Nkurunziza presidente del Burundi, cinquantacinque anni, muore inaspettatamente l’8 giugno 2020 per un infarto. A maggio aveva cacciato 4 funzionari dell’OMS dal paese. Mugufuli presidente in Tanzania sbeffeggia l’OMS tamponando capre e papaye, respinge i vaccini e il 18 marzo 2021 muore per infarto a sessantuno anni. Trump, presidente USA aveva sospeso i finanziamenti all’OMS e viene estromesso dal più improbabile degli avversari. Chi oserà, d’ora in avanti, criticare l’OMS?!
9 – La guida clinico pratica di FADOI, un’associazione di giovani medici internisti, nell’edizione di giugno 2020, rev. 6, conferma la possibilità di vari orientamenti terapeutici. Purtroppo in quella di gennaio 2021, rev. 9 scompaiono intere pagine di protocolli terapeutici, per far posto a un intero capitolo sul ruolo dei vaccini e la loro importanza.
10 – È verosimile che “oltre l’80% di tutti coloro che contraggono l’infezione siano asintomatici o paucisintomatici” Lo afferma all’ANSA la Dr.ssa Flavia Riccardo, epidemiologa dell’ISS, sottolineando al contempo che cresce il numero dei positivi a sarsCov2 asintomatici, nel periodo 20 luglio-20 ottobre (2020) Redazione ANSA ROMA 27 ottobre 2020.
11 – «il contributo più rilevante all’eccesso dei decessi dell’anno 2020, rispetto alla media degli anni 2015-2019, è dovuto all’incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più che spiega il 76,3% dell’eccesso di mortalità complessivo; in totale sono decedute 486.255persone di 80 anni e oltre (76.708 in più rispetto al quinquennio precedente). Dai dati si evince che il decesso medio annuale è di oltre 400.000 anziani>80 anni, (ndr). Questo, tuttavia grave, aumento di 76708 morti, giustifica le misure di lockdown per 60 milioni di abitanti? O si sono voluti sacrificare migliaia di pazienti, per poter creare la paura e giustificare ogni successivo programma finalizzato ad una limitazione globale di libertà?
12 – La Via della Guarigione – Cap. II – Dr. Claudio Pagliara (Oncologo, ricercatore, esperto in medicina olistica) Mesagne – BR S.P.P.C. 2014.