Penso sempre a Soumahoro/ quando raccolgo il pomodoro,/ tutto quello che guadagno/nella tasca glielo spingo./Io mi rompo la schiena/ lui ha la pancia piena./Con gli stivali per irrigare/ se ne va parlamentare./Piange forte il coccodrillo/e diventa un coniglio/se c’è il rischio di perdere/tutto quel bel potere./La buona donna di sua moglie/si diverte sempre in giro,/e sua suocera, sfondata,/si divora la mia paga giornaliera.//Se restavo al mio paese/ci arrivavo a fine mese,/e non davo da mangiare/a questa banda di criminali.