Menzogna radice del male moderno
Non si può combattere la gigantesca macchina della menzogna, che non tollera neanche la minima messa in discussione delle sue colpe o della difesa di una verità che deve essere seppellita giorno dopo giorno, fino a cadere nell’oblio. La colpa di appartenere a un altro mondo, deve essere giudicata con l’espressione dei peggiori giudizi infamanti, che non devono essere mitigati né da un perdono cristiano né da una obiettività storica, né da un sano e cavalleresco riconoscimento del nemico in quanto tale.
La storia moderna – e i suoi lacchè che fanno a gara nello sgolarsi vomitando i loro peggiori insulti su chi non condivide la sua conquistata emancipazione – ci insegna che la menzogna diventa diritto del vincitore e che su di essa si costruisce la progressiva degradazione dell’uomo e si cancellano tutte le possibilità di un pensare autonomo e di affermare un’idea controcorrente, affinché, elevando timori e viltà a sistema di vita, non sia più in grado di rialzarsi dalla palude di nullità nella quale sta affondando.
Da notizie di stampa
Erich Priebke in un testamento-intervista ha ribadito: “La fedeltà al proprio passato è qualche cosa che ha a che fare con le nostre convinzioni. Si tratta del mio modo di vedere il mondo, i miei ideali, quello che ha a che fare con il senso dell’amor proprio e dell’onore”. E ancora: “Nei campi le camere a gas non sono mai state trovate, salvo quella costruita a guerra finita dagli Americani a Dachau. Nei campi di concentramento [alleati, ndr] le confessioni venivano estorte dai vincitori ai prigionieri”. I filmati sui lager? “Sono una ulteriore prova della falsificazione e provengono quasi tutti da Belsen. I vincitori del Secondo Conflitto Mondiale avevano interesse a che non si dovesse chiedere conto dei loro crimini. Avevano raso al suolo intere città tedesche, dove non vi era un sol soldato”. Mauthausen? “Io ho conosciuto personalmente i lager. L’ultima volta ci sono stato nel maggio 1944 ad interrogare il figlio di Badoglio, Mario, per ordine di Himmler. Ho girato quel campo in lungo e in largo. C’erano immense cucine in funzione per gli internati e all’interno anche un bordello per le loro esigenze. Niente camera a gas”. “A Norimberga sono state inventate una infinità di accuse. Per quanto riguarda quella che nei campi di concentramento vi fossero camere a gas aspettiamo ancora le prove. Nei campi i detenuti lavoravano, molti uscivano per il lavoro e vi facevano ritorno la sera. Il bisogno di forza lavoro durante la guerra è incompatibile con la possibilità che allo stesso tempo in quel punto del campo vi fossero file di persone che andavano alla gasazione”. “In quegli anni terribili di guerra, richiudere nei lager popolazioni civili che rappresentavano un pericolo per la sicurezza nazionale era una cosa normale. Nell’ultimo conflitto lo hanno fatto sia i Russi che gli Usa. Questi ultimi in particolare con i cittadini americani di origine orientale”.
Il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha detto che “esistono delle certezze nella religione. Quelli delle Fosse Ardeatine sono degli angeli e si occuperanno di lui per l’eternità. Priebke farà i conti con loro nell’altro mondo”.
La Questura fa sapere che sarà vietata “qualsiasi forma di celebrazione in forma solenne”. L’Argentina rifiuta la tumulazione accanto alla moglie a Bariloche: il suo Ministro degli esteri Hector Timerman ordina “di respingere ogni procedura che possa permettere l’ingresso nel paese del corpo del criminale Erich Priebke”. Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha già messo al lavoro gli uffici del Campidoglio affinché verifichino se ci sono le possibilità legali per rifiutare la sepoltura a Priebke. “Se fosse possibile, anche con la necessità di un voto in consiglio comunale – ha spiegato il primo cittadino – io seguirei quella strada perché credo che sarebbe un’offesa per Roma”. Il Vicariato di Roma ha assicurato che non è prevista nessuna celebrazione esequiale in una chiesa di Roma.