Quando ci si ritrova a ricordare una persona, è facile scadere nel sentimentalismo. Quando la persona scomparsa ha segnato in maniera determinante la nascita e la crescita della propria comunità militante, è ancora più facile cedere ai ricordi ed alle emozioni.
Ma se la presenza e l’Esempio di questa persona sono più che mai vivi nello spirito delle persone che oggi lo ricordano, vivificando la sua azione di Tradizione, la conferenza dedicata alla memoria del Professor Gaetano Alì è l’occasione per celebrarne il ricordo con la volontà di ribadire e vivificare il suo Esempio.
Sabato 16 marzo, presso la sede della Comunità Militante Raido, una sala gremita ha seguito la conferenza dal titolo “Arrivederci Guerriero!”. Un incontro che ha segnato un immancabile appuntamento per molte persone accorse da più parti d’Italia.
Gli interventi dei relatori, si aprono con il ricordo di Alessio Borraccino, che con Gaetano ha condiviso diverse esperienze militanti, prima di intraprendere un diverso percorso, pur sempre condividendo uno stretto legame cameratesco: la lungimiranza di Gaetano, la profondità delle sue parole e la capacità di cogliere gli aspetti più alti in ogni circostanza della vita, tutto questo nel ricordo di Borraccino.
L’intervento seguente è curato dal Centri Studio di Formazione Tradizionale Heliodromos, realtà nata dall’impegno costante profuso da Gaetano e da lui nutrita ed orientata nel solco della Tradizione: Gaetano ha fatto sì che da questa unità operante ne potessero nascere altre, sempre nel segno della tramandazione dei principi tradizionali. Persona che non ha mai ricercato la notorietà o la fama, piuttosto dedicandosi all’oratoria dei fatti, Gaetano ha donato la sua vita alla Tradizione e la sua azione impersonale ha illuminato il percorso dei suoi camerati, per i quali ha rappresentato l’artefice di una nuova vita: aver seguito Gaetano ha dato una nuova luce, la luce dell’Esempio, a chi ha condiviso con lui la guerra più difficile, la Grande Guerra santa, quella contro il nemico che l’uomo moderno porta dentro di sé e che Gaetano ha sempre indicato come la strumento imprescindibile di ogni percorso di realizzazione. Ma Heliodromos, sotto la guida di Gaetano, non è restata con le mani in mano e, sempre nel solco della Tradizione, ha portato avanti una fiorente attività politica che ha portato questa comunità ad attivare numerose iniziative di carattere sociale, ambientale, culturale, in un’ottica organica, in cui la vita tradizionale è totalizzante e la Tradizione illumina ogni momento esistenziale.
L’ultimo intervento è affidato alla Comunità Militante Raido, che ha presentato, per l’occasione, il volume “Indirizzi per l’Azione Tradizionale”, una raccolta di molti scritti di Gaetano Alì, apparsi sulla rivista ‘Heliodromos’ sin dagli anni ’70, e che tutt’oggi conservano una valenza decisiva per orientare l’azione tradizionale. Assolutamente attuali ed alla base di un’autentica formazione nel segno della Tradizione, questi scritti sono proprio dedicati ai giovani militanti, che vogliono gettare fondamenta solide per la propria crescita.
Le parole della Comunità Militante Raido sono il riconoscimento a Gaetano dell’importanza fondamentale che ha avuto per tutti i suoi militanti e la promessa leale di portare la fiaccola ed il testimone che egli ha lasciato: ricordare l’insegnamento di Gaetano significa riportare al cuore le sue indicazioni, sempre chiare e dirette, e il suo stile di vita, esemplare ed essenziale.
Uno dei suoi più grandi insegnamenti fu proprio quello per cui un uomo si misura in base alla sua qualificazione, ovvero nella capacità di avere uno Stile di vita retto e nella conoscenza della dottrina tradizionale, l’unica depositaria di Verità e Giustizia.
Come più volte Gaetano ci ha ricordato, “in termini tradizionali conoscere vuol dire essere, nel senso che l’autenticità del conoscere realizza nel fare il momento della verifica e della conferma”, ribadendo con fermezza la netta opposizione tra conoscenza tradizionale e conoscenza meramente intellettuale ed affermando che la scuola migliore “resta sempre quella dei fatti”. Testimonianza dei principi della Tradizione, Azione disindividualizzante e Stile di vita equilibrato, Impegno, Abnegazione e Sacrificio: Gaetano ha insegnato tutto questo.
Qualificarsi per assumersi responsabilità e verificare la propria tenuta interiore, collocarsi organicamente nel posto che compete e svolgere la funzione di esempio secondo il concetto di Gerarchia.
Poi, essere Esempio nella vita comunitaria e in quella di tutti i giorni, incarnando i valori di Lealtà e Onore, Giustizia e Verità, Sacrificio e Gerarchia. Tutto ciò non è uno sterile elenco: è invece ciò che ci lascia Gaetano e che ribadiamo con la nostra azione quotidiana.
Non possiamo, pertanto, limitarci a raccogliere i frutti dell’esempio di Gaetano Alì ma dobbiamo anche seminare nel solco da lui indicato. Il solco della TRADIZIONE, tramite la FORMAZIONE per la RIVOLUZIONE.
recensione a cura della Comunità Militante RAIDO