Sempre a galla
Aquiloni, cari amici, aquiloni! […] Aquiloni… Li vedete in alto, ai sette cieli, rimanete a bocca aperta a mirarli; e chi sa intanto qual è la mano che dà loro il filo! Può essere quella di qualche mala femmina; o il filo può venire dalla Questura, o da qualche bisca notturna… Nessuno può saperlo! L’aquilone intanto è là, piglia il vento, lo segue e par che lo domini. Di tratto in tratto, uno svarione, una vertigine, l’accenno d’un crollo a capofitto. Ma la mano ignota, sotto, subito lo rialza con lievi scossettine sapienti o con larghe stratte energiche e lo rimette a vento e torna a dar filo e filo e filo. Gli aquiloni, cari miei… Quanti ce n’è! E hanno tutti la coda, et in cauda venenum…
Luigi Pirandello