La crisi della sinistra
Il dibattito politico all’ordine del giorno sui media nazionali, oltre all’unanime tiro a segno sull’attuale Governo, qualunque movimento e qualunque scelta egli faccia, riguarda la crisi numerica della sinistra in termini di sondaggi elettorali e di conseguente lotta al suo interno fra una dirigenza sempre più divisa e litigiosa. Questo delle masse e dei ceti sociali meno abbienti che girano le spalle a quelli che dovrebbero essere, in teoria, i loro legittimi rappresentanti e portavoce viene presentato come un mistero inspiegabile, continuando a fare un’associazione di idee assolutamente illegittima fra gli interessi di quelli che un tempo venivano chiamati “lavoratori” e i movimenti politici della Sinistra. |
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Distacco dal superfluo Questo brano di Seneca, estratto da una delle sue Epistole, ci mostra l’effetto e i risultati che possono derivare dalla frequentazione di un Maestro che abbia la conoscenza necessaria per poter indirizzare nella giusta direzione quanti si accostano a lui con animo aperto e ricettivo, specie i giovani nella stagione in cui si forma il carattere di ognuno. Più avanti nella stessa lettera l’autore tributa inoltre un esplicito omaggio ai filosofi neopitagorici Sozione e Sestio, nei cui insegnamenti trovano conferma e rafforzamento le indicazioni relative al regime alimentare e al superamento del superfluo contenute in queste righe.
Molto si parla del disprezzo del denaro e con lunghissimi discorsi si ammaestrano gli uomini a credere che i loro beni risiedono nell’animo, non nel patrimonio: ricco è colui che si è adattato alla propria povertà e si è fatto ricco con poco. Ma gli animi rimangono più colpiti quando si sentono pronunciare versi di questo genere: Ha bisogno del minimo quel mortale che il minimo brama. Ha ciò che vuole chi sa volere ciò che basta. |
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Introduzione a una metafisica della storia: le radici del male Con la consueta lucidità Edmund Burke notava già più di due secoli or sono che “raramente si sono viste due epoche in cui il male si sia presentato negli stessi modi e con i medesimi pretesti. In genere – continua Burke – il male è un principio assai più inventivo. Mentre ne discutete la forma, già ne assume un'altra. Ci si spaventa con fantasmi e con apparizioni, senza accorgersi che la nostra stessa casa è divenuta un nido di predoni. Così avviene di tutti coloro che, attenti solo al guscio e alla scorza della lezione della storia, credono di muovere guerra contro l'intolleranza, l'orgoglio e la crudeltà, mentre in realtà, invece di distruggerli, autorizzano e alimentano amorosamente questi principi di male già manifestatisi in fazioni antiche e in fazioni differenti, e forse peggiori.” (1) |
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 Varia umanità Eugenio Scalfari, che tutte le domeniche si ostina a propinare ai pazienti ed eroici lettori di Repubblica le sue vagonate di saggezza andata a male, domenica scorsa nel suo editoriale ha rimproverato a Matteo Salvini la presunta contraddizione di un uomo di destra infatuato dal “comunista” Putin. Comunista perché, a detta del “portavoce” di papa Francesco, essendo stato Putin un fedele funzionario dei servizi segreti dell’ex Unione Sovietica, gli sarebbe rimasto appiccicato addosso come marchio indelebile quel suo passato professionale. Sarebbe come dare a Scalfari del fascista e razzista per i suoi trascorsi giovanili! |
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